
[corner-ad id=1]I sondaggi da parecchi anni evidenziano il notevole gradimento di cui la professione del farmacista usufruisce da parte della maggioranza degli italiani. L’immediata disponibilità a qualunque ora del giorno e della notte di una farmacia aperta sicuramente gioca un fattore importante a favore ma anche ovviamente la competenza e affabilità che tale categoria professionale dimostra. Non è chiaro però se tutti conoscono quali sono le reali competenze professionali del farmacista. Le convinzioni al riguardo sono estremamente eterogenee, come ci hanno raccontato alcuni dipendenti di farmacia, al punto da poter affermare, senza scherzare, che si passa da chi, per principio, non accetta mai un consiglio fino a chi addirittura si farebbe operare :).
Ovviamente esistono delle disposizioni di legge molto precise e rigorose che definiscono il ruolo sanitario del farmacista ma il vissuto quotidiano e, alcuni momenti di urgenza, mettono spesso i farmacisti nella necessità di intervenire anche quando la legge non lo permetterebbe. Conosciamo alcune farmacie rurali dislocate in località lontane decine di chilometri dal più vicino ospedale dove si arriva a fare medicazioni di pronto soccorso per non pregiudicare la salute di persone che hanno avuto incidenti di una certa gravità.
Comunque queste sono eccezioni e casi molto particolari.
Su molti giornali, nelle classiche lettere o email alla redazione può capitare di leggere di persone che esprimano perplessità sul fatto se un farmacista abbia le carte in regola per suggerire medicinali, e poi, altro problema causa di insofferenza, la cronica mancata disponibilità immediata di molti farmaci che poi però arrivano anche solo dopo una o due ore.
Vogliamo quindi chiarire che il farmacista è un operatore sanitario il cui ruolo non consiste solo nello stare dietro il banco a vendere prodotti, ma anche nell’esercitare un controllo sulla loro dispensazione e nell’indicarne l’uso corretto in caso di dubbio (per esempio sulle modalità di assunzione). E’ inoltre una persona di fiducia. alla quale si possono chiedere consigli per la cura di piccoli malanni, dal mal di gola alla stipsi, dalia cefalea ai bruciori di stomaco, o cui ci si può rivolgere per medicare piccole ferite. Un’altra funzione del farmacista, anche se oggi poco esercitata, a quella di preparare direttamente (dietro ricetta medica) alcuni medicinali (preparazioni magistrali), come era consuetudine fare prima della nascita dell’industria farmaceutica. II farmacista poi oggi è generalmente informato sui rimedi cosiddetti “alternativi”, fornisce cioè farmaci omeopatici o preparati erboristici.
E infine è in grado di suggerire un medicinale sostitutivo, contenente cioè gli stessi principi attivi di quello richiesto, quando quest’ultimo non sia disponibile.
In genere ciò accade nelle ore notturne o nei giorni festivi; nei giorni feriali infatti, ormai da decenni é possibile reperire in pochissime ore il prodotto mancante grazie alle società di distribuzione, che si incaricano di recapitare in tempi brevissimi i prodotti richiesti. L’attuale sistema capillare di informatizzazione delle farmacie permette di fare ordinazioni per via telematica cercando facilmente il deposito o grossista che abbia immediatamente disponibile il prodotto. La conoscenza aggiornatissima dei farmaci nuovi, da poco in commercio, e, vecchi, non più disponibili è un ulteriore servizio offerto a tutti gli utenti evitando errori e perdite di tempo in ricerche inutili.
Altro servizio molto utile è la fornitura e la ricarica delle bombole di ossigeno, necessarie a chi soffre di crisi acute di asma o ai malati terminali.
Oltre alle specifiche competenze scientifiche e professionali, uno dei ruoli che da solo giustifica l’alto gradimento sociale del farmacista e delle farmacie è il costante sostegno psicologico che ogni giorno questa categoria offre alle famiglie che hanno bambini da allevare e a tutte le persone che hanno malattie croniche e, quotidianamente, necessitano di farmaci e rassicurazioni psicologiche.

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