Le previsioni del tempo spaziale ormai da anni sono realizzate grazie al Super DARN – Super Dual Auroral Radar Network – che è un progetto internazionale per lo studio dello spazio circumterrestre.
L’Italia ospitò a Venezia un workshop internazionale, Super DARN, da parte dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Le previsioni del tempo “spaziale” saranno in futuro sempre più importanti; i fenomeni magnetosferici e ionosferici, causati dalle variazioni delle condizioni del sole e del vento solare, possono determinare disfunzioni non solo sul funzionamento e l’affidabilità delle istallazioni spaziali, ma anche creare danni sulla terra, ad esempio alle reti di approvvigionamento dell’energia elettrica, agli oleodotti, alle operazioni di lancio missilistico, ai sistemi spaziali, alle comunicazioni, al clima.
L’Italia partecipa al SuperDARN avendo partecipato all’istallazione di uno dei radar nell’isola Kerguelen, in oceano indiano, insieme con l’LPCE (Laboratoire de Physique et Che mie de l’Environment, di Orleans, Francia.
I workshops consentiranno di fare il punto sullo stato dei progressi compiuti nei settori delle operazioni radar, sia a livello hardware, sia software, nonché sulla fisica dei plasmi, e su tutti quei fenomeni legati alle relazioni Sole-Terra.
In realtà si tratta di uno dei più recenti ed avanzati sistemi per lo studio degli effetti del plasma solare sulla magnetosfera e ionosfera terrestre: le Aurore Polari.
Le aurore sono formazioni luminose di colori e forme variabili, a latitudini magnetiche tra i 60 e 70 gradi.
Sono causate all’emissione di luce seguente all’eccitazione di atomi e molecole ionosferiche una volta “urtati” da elettroni e protoni di provenienza solare.
Si osservano ad alte latitudini in quanto queste regioni sono connesse magneticamente con zone dello spazio circumterrestre da cui i protoni e, soprattutto, gli elettroni, possono precipitare molto facilmente, scorrendo lungo le linee di forza del campo geomagnetico.
Le misure vengono effettuate con una rete di 15 Radar HF (8-20 MHz) posizionati nelle regioni artiche ed antartiche, i siti privilegiati per le osservazioni da terra dei fenomeni, che hanno origine dall’interazione fra il vento solare e la magnetosfera.
L’incrocio dei dati provenienti dai singoli radar permetterà di costruire, istante per istante, la mappa della circolazione del gas ionizzato della ionosfera intorno ai poli magnetici, fra i 100 e 400 km di altezza.
Si è parlato di probabili interazioni con il clima, e di conseguenza sulla salute umana: fastidiosi disturbi fisici che potrebbero derivare dal vento spaziale. Variazione sull’umore e disturbi connessi alla meteoropatia; di certo si sa che coloro che viaggiano spesso in aereo, a latitudini elevate, possono essere interessati a forti dosi di radiazioni particellare ed elettromagnetica, tali da poter alterare il normale ciclo biologico.
Si è finalmente preso atto della possibilità dei danni, causati da particelle cosmiche, ai passeggeri di aerei, cosa sempre negata dalle compagnie di tutto il mondo: è famosa la frase “non è stato sufficientemente dimostrato da un punto di vista scientifico che….”; una seconda riflessione è notare come molti, quasi tutti, i progetti nazionale ed internazionali abbiano un’appendice di finalità riconducibile alla salute umana o alla tutela dell’ambiente, o a tutte e due.
Sarebbe interessante verificare quanta energia verrà dedicata alla tutela della salute!
Nel caso del SuperDARN, appena riportato, le risorse economiche sul tavolo sono ingentissime, l’installazione della rete dei quindici radar HF, la costruzione dei siti, i laboratori ed il resto dell’indotto consentirà “la costruzione, istante per istante, della mappa della circolazione del gas ionizzato della ionosfera…”.
Si vorrebbe conoscere anche quando verranno portate avanti le ricerche sui “disturbi fisici” subiti dall’uomo, citati dal progetto, si vorrebbe sapere in quale sottoprogetto verranno trattati, a livello scientifico, le interazioni con il clima, ed in quale laboratorio verranno sperimentati materiali a tutela dei passeggeri utenti di aerei.
E’ compito primario della società civile proteggere il cittadino utente e consumatore, essere da stimolo alle istituzione, nell’esercizio delle proprie funzioni, di promozione e di controllo.
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