In un studio medico californiano, un dottore, dall’aria bonaria, sta scrivendo sul suo ricettario.
La paziente, seduta un po’ curva davanti a lui, scruta dubbiosa il ritratto di Charlie Chaplin appeso alle spalle del medico, accanto alla laurea di Harvard.
La poverina soffre di una grave forma di tendinite che le blocca ambedue le mani: la depressione in cui è prostrata ne è effetto e causa assieme.
Sulla ricetta la donna legge, stupefatta:
•1,5 g. al di di vitamina C per tre mesi.
•Visione di almeno 1/2 h al giorno di “Candid Camera”.
•1 film comico a scelta.
•Letture umoristico-satiriche, Q.B.
“Faccia esattamente come è scritto” dice il medico frugando distrattamente nelle tasche della donna che, sensibile al
solletico, già ride…
“Vedrà che la prossima volta sarà in grado di prendere da sola il portafogli per pagarmi!”
CORPO E MENTE PARLANO TRA LORO
Come vi sentite dopo una sonora risata?
Indubbiamente un po’ meglio di prima. Il corpo è più rilassato, il battito cardiaco è regolare dopo la violenta accelerazione dello scoppio di risa. I muscoli si distendono dopo il forte irrigidimento; se avete mangiato, la digestione sarà più facile e rapida. Se foste in grado di farvi un analisi del sangue sul posto, scoprireste che sono entrate in circolo sostanze clic aiutano il sistema immunitario a difenderci dalle malattie; tra queste sostanze, le endorfine, dette anche oppioidi endogeni, cioè autoprodotti.
E’ ormai assodato clic il proverbio popolare “il Riso fa buon sangue” ha dei solidi supporti scientifici. Il prof. Susumo
Tonegawa, premio Nobel per la medicina, riprendendo i grandi medici dell’antichità, Ippocrate e Galeno, asserisce che “Chi è musone, triste, depresso, non riesce a tener lontane le malattie”.
Cerchiamo di comprenderne il perché.
Si sa ormai da tempo che moltissimi malanni hanno cause nervose; sono le cosiddette malattie psicosomatiche: gastriti ulcerose da capufficio, emicranie d’origine coniugale, cancri rispecchianti vite piene solo di tristezza, sfortuna, depressione. Le emozioni negative, cioè, influenzano il sistema nervoso il quale, a sua volta, agisce malamente sugli altri organi del corpo.
Una branca della medicina, la psico-neuro-cndocrino-immunologia (PNEI), solo da pochi anni si sta occupando di questi fenomeni; in particolare gli studiosi si pongono la domanda: se quello appena descritto è il percorso delle emozioni negative, ne esislerà uno inverso per le emozioni positive?
In medicina è stato osservato, un fenomeno curioso, l’effetto placebo, che si origina quando – negli esperimenti clinici – un malato assume false medicine da lui credute vere.
Molti pazienti, così trattati, migliorano e guariscono. É la fiducia nella cura che mobilita nel paziente la voglia di
guarire?
Certo è il sistema inmuunitario che, sotto la possente spinta dell’emozione positiva della speranza, si rafforza fino
a sconfiggere il male.
Dunque una via emotiva alla salute esiste; si tratta di scoprire se emozioni come l’ilarità, la gioia, la contentezza possano rappresentare un’accelerazione di questo percorso verso la salute, attraverso la valorizzazione di quell’accorgimento di natura che consiste nell’allargare la bocca, alzarne gli angoli, illuminare gli occhi, espirare a scatti l’aria ed emettere sonori vocalizzi.
Gli studiosi hanno calcolato che ridere anche un solo minuto al giorno equivale a 45 minuti di completo relax psicofisico.Rod Martin, dell’Università dell’ Ontario meridionale, in Canada, ha fatto una scoperta chiave:il senso dell’umorismo modera gli effetti intmuno-soppressivi dello stress. il caso di Norman Cousins – guarito dalla spondilite anchilosante -è, a tutt’oggi, il più eclatante esempio di come si possa guarire anche ridendo.
Non si tratta di aver scoperto il farmaco miracoloso, ma è assodato che alcune sostanze prodotte da un cervello ebbro di riso incidono positivamente sul garante della salute, il sistema immunitario (e in più lo fanno gratis!).
In Italia la terapia del sorriso si è sviluppata soprattutto nella direzione di assistenza ai bambini affetti
da malattie gravi con la tecnica apparentemente elementare della “Clownterapia“.
I corsi di questa nuova discipiana sono numerosi in ogni regione ed anche le richieste di volontari
negli ospedali. A Cesena esiste un corso di Clownterapia di 250 ore (!) tenuto dai massimi esperti mondiali.
La diffusione è ormai a livello internazionale.
Le ultime ricerche confermano che Ridere fa bene alla salute: la clown terapia rende meno ansiosi i bimbi
L’intervento congiunto di arte terapia e clown terapia riduce l’ansia preoperatoria dei bambini ed è apprezzato dai loro genitori. E’ quanto appunto emerge da una ricerca sperimentale condotta all’Ospedale Bufalini di Cesena dall’Università di Psicologia di Bologna e presentata in questi giorni a Cesena, in occasione della Settimana del Buon Vivere da Ausl, Dipartimento di Psicologia sede di Cesena, Associazione l’Aquilone di Iqbal e ArtinCounselling, con il patrocinio della Federazione Nazionale dei Clowndottori.
“Ridere, essere più sereni, fa bene alla nostra salute – ha detto Jacopo Fo, intervenuto come ospite d’eccezione – E’ sempre più dimostrato che tutta la sfera emotiva – comprendente la nostra percezione del mondo, il nostro stato d’animo, il nostro umore – condiziona la nostra fisiologia: ridere fa aumentare i livelli di dopamina e di tutte quelle “droghe benefiche”, che il nostro corpo produce naturalmente. Ecco perché l’aspetto psicologico è così importante quando una persona si trova a dover affrontare una malattia”
FONTE: Presentazione attività Associazione Ridere per vivere – Ostia – Roma
a cura di Leonardo Spina e Sonia Fioravanti
La clownterapia per i bimbi – cesenatoday.it
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